martedì 1 maggio 2007

ho scritto questa cosa sotto dopo la strage in una università negli Usa.
è poco. ma ...
C’è del bene

Un uomo, carcassa di una persona buttata via in una panca
in un incrocio di strade della nostra vita:
c’è del bene?

Spara, sguardi attoniti che incontrano la loro carnefice pallottola
e lì, la vita lascia l’iride gaudente dei colori di primavera:
c’è del bene?

Morte e vita a duello su un letto di ospedale…
ed un bimbo perde l’amato volto di chi lo sollevava roteandolo in aria, baciandogli la fronte:
c’è del bene?

Là, una madre sente germinare in sé una nuova vita, speranza di un essere migliore
c’è ancora amore:
e c’è del bene.

lunedì 30 aprile 2007


lì, in mezzo alla brace...
si immergono i carciofi conditi e vi si tengono per un'ora circa: da provare!!!!

e noi ci chiediamo: che si saranno fumati questi due?
simone e laura posano per me nella mitica sera della "carciofolata a velletri", a casa di fr emiliano...
menù della serata: fave e pecorino; carne alla brace di tutti i tipi; carciofi alla matticella ( e provate a capire come sono fatti dalle prossime foto) e dolci a volontà: festeggiato bene il 25 aprile no?

mercoledì 4 aprile 2007


e se non credete ai vostri occhi.... guardate che non sono poi così basso!

o .... anche così!!!

Ecco un piccolo spaccato della vita da frate. voi pensate che i frati siano tutti dediti alla penitenza, alla flagellazione, alla preghiera ad oltranza, ai digiuni....

così si sta al tuscolo!

giovedì 22 febbraio 2007

oggi ricomincia ufficialmente la mia attività bloggistica, sono stato un pò impegnato non molto bene fisicamente, lo sanno bene i miei amici americani.

ho dato un'occhiata alla nostra nuova amica di Chieti.
domani vi racconto una storia su Chieti.
Forse.... meglio di no!

a presto con altre foto.
intanto leggetevi questa e gradirei un commento:




Eccolo! Viene danzando sui cirri bianchi, forieri di bel tempo.
Guarda..! Salta, ride, suona il suo ….. non saprei dire cosa è.
Non comprendo, ma, forse, nessuno può farlo.
D’improvviso l’orizzonte si chiude come venisse meno e sento… e sento…
oh, se solo sentiste anche voi.

Anche voi, che piangete una vita non vissuta, voi, che ridete per un figlio appena nato e voi, indifferenti oltre il vostro ombelico.

Magicamente, dolcemente, soavemente, come un pianoforte che scivola sulla schiuma dell’onda e suona musiche di altri luoghi, altri mondi: si apre!

Si apre il sipario dell’orizzonte!!!

E lui è lì, estatico che guarda il capolavoro.

Sette colori che si compenetrano, che sembrano facciano l’amore in un tripudio di gioia.
Quanto a me, non rimane che aprire la bocca, afona ormai di ebbrezza ed unirmi a quell’amore.

Al tramonto, i colori dopo un orgasmo si dissolvono e nasce la notte.
Lui parte verso quell’orizzonte; lo chiamo, non sente, dispare ed in quel punto, ove l’occhio indugia, attaccata a quel grande sipario scuro nasce lei: la prima stella.

Da milioni di anni, lei, nasce così, da un coito estatico, ed una volta lassù piange di gioia per la vita ritrovata e da quelle lacrime, miracolosamente, prendono vita loro: sue sorelle splendenti che le fanno da corona come tante pietre preziose in testa ad una regina.

Stella, polare.
oggi ricomincia ufficialmente la mia attività bloggistica, sono stato un pò impegnato non molto bene fisicamente, lo sanno bene i miei amici americani.

ho dato un'occhiata alla nostra nuova amica di Chieti.
domani vi racconto una storia su Chieti.
Forse.... meglio di no!

a presto con altre foto.
intanto leggetevi questa e gradirei un commento:




Eccolo! Viene danzando sui cirri bianchi, forieri di bel tempo.
Guarda..! Salta, ride, suona il suo ….. non saprei dire cosa è.
Non comprendo, ma, forse, nessuno può farlo.
D’improvviso l’orizzonte si chiude come venisse meno e sento… e sento…
oh, se solo sentiste anche voi.

Anche voi, che piangete una vita non vissuta, voi, che ridete per un figlio appena nato e voi, indifferenti oltre il vostro ombelico.

Magicamente, dolcemente, soavemente, come un pianoforte che scivola sulla schiuma dell’onda e suona musiche di altri luoghi, altri mondi: si apre!

Si apre il sipario dell’orizzonte!!!

E lui è lì, estatico che guarda il capolavoro.

Sette colori che si compenetrano, che sembrano facciano l’amore in un tripudio di gioia.
Quanto a me, non rimane che aprire la bocca, afona ormai di ebbrezza ed unirmi a quell’amore.

Al tramonto, i colori dopo un orgasmo si dissolvono e nasce la notte.
Lui parte verso quell’orizzonte; lo chiamo, non sente, dispare ed in quel punto, ove l’occhio indugia, attaccata a quel grande sipario scuro nasce lei: la prima stella.

Da milioni di anni, lei, nasce così, da un coito estatico, ed una volta lassù piange di gioia per la vita ritrovata e da quelle lacrime, miracolosamente, prendono vita loro: sue sorelle splendenti che le fanno da corona come tante pietre preziose in testa ad una regina.

Stella, polare.