giovedì 16 novembre 2006


Oggi intanto cambiamo tema. vi parlo di una cosa che riguarda me.
premessa: vi rivelo una parte di me. ogni rivelazione è incontro laddove si permette all'altro di lasciarci incontrare. per questo vi chiedo di approcciarvi al testo senza precomprensioni. fatevi toccare e basta. fate vostro quest'attimo...

Bello

Sei lì, chiusa, aspetti, chiedi la mia attenzione. Oggi vengo da te, ti guardo e finalmente mi decido a prenderti in braccio. Quando siamo insieme non conta il tempo, non conta l’ora. I minuti passano senza che nessuno dei due se ne accorga, in una danza, in una unione, anima e corpo che ci lega indissolubilmente. Ecco, finalmente, inizia lo spettacolo, tu obbedisci e fai ciò per cui da sempre sei creata. Una nota, un silenzio, un accordo e poi via, si parte, una giostra di scale, ritmi, emozioni che si susseguono. Finalmente…, dopo qualche minuto, le nostre anime divengono una. Mentre le dita scorrono sulle tue corde viene fuori, da me, ogni emozione. Ecco, passa il rancore, ed è bello, passa su di te il sole che ho provato due giorni prima in mezzo al campo, ed è bello, passa la solitudine, il riso ed il pianto, passo io e passa Dio, e tutto in un girotondo incalzante di note, di essere, che si dipana sulla tastiera, in un gioco di tocchi, anche minimi che danno vita a quell’attimo. E’ bello.
E’ bello il fiore che compare sulla prima corda, è bello l’amico, il cui volto compare sulla seconda, e così via. Poi, dopo un po’, il tutto si attenua…, parte la voce, e sale, sale, fino ad un culmine in cui io sono l’universo intero ed esso è in quell’attimo, ed un brivido percorre il mio essere profondo: lacrimo, sono vivo, ed è meraviglioso.
Poi, finito, ti lascio a meditare su ciò che è accaduto, sulle mie gioie ed i miei dolori, sui tuoi stati d’animo; e voglio bene a questa vita e a chi mi ha dato la possibilità di viverla: DIO.



Fr. Luca Di Pietro
02 marzo ’05

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